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In presenza di argille particolarmente plastiche e molto umide in avanzamento all’interno dell’essiccatore le palettature tradizionali non riescono a svolgere una efficace azione di disagglomerazione e di esposizione del materiale  ai gas caldi dovendo anzi confrontarsi in alcuni casi con la tendenza all’agglomerazione indotta dal movimento rotativo del tamburo. La conseguenza e ‘ una essiccazione della sola parte piu’ superficiale mmentre il cuore del materiale rimane umido.

 

Per ovviare a questi problemi alcuni costruttori propongono l’inserimento ad una certa distanza dall’ingresso una stazione di disagglomerazione dove una certa quantita’ di sfere di acciaio, utilizzando il classico movimento a “cascata” indotto dalla rotazione del tamburo, riescono a frammentare il materiale ad una pezzatura sufficiente per l’omogenea essiccazione del prodotto. Le sfere sono compartimentate all’interno dalla stazione di disagglomerazione, attraverso la quale può transitare solo il materiale in essiccazione. Le sfere pongono alcune problematiche gestionali quali l’eventuale adesione del materiale sulla superficie delle stesse che tende a limitarne l’efficacia operativa. La ns. soluzione, che prevede al posto delle sfere dei rotori a gabbia di scoiattolo con le traverse periferiche elicoidali, ha dimostrato tutta la sua validità nelle più recenti realizzazioni. Tale sistema risulta non solo più economico , ma garantisce anche un più efficace trasporto del materiale.

 

La stazione di disagglomerazione può essere utilizzata con soddisfazione  in presenza di minerali compatti che presentano superficialmente argille e/o inquinanti che  non si riesce a distaccare con facilità : in tal caso il moto dei corpi striscianti della stazione riesce a distaccare dal minerale le impurità che potrebbero essere eliminate successivamente con vari accorgimenti.

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ESSICCATORE ROTANTE DISAGGLOMERATORE

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